lunedì 30 aprile 2012

E LA CALDAIA?

Nel nostro modo di pensare la caldaia è uno di quegli apparecchi che si sostituiscono solo ed esclusivamente a fine ciclo. Ma perchè?
Nei consumi e quindi nei costi energetici residenziali il riscaldamento ha un'incidenza di circa il 70% del fabbisogno totale di energia.


E' proprio nel suo "ammodernamento" che troviamo il più elevato potenziale di risparmio.
Con l'uso di caldaie a condensazione, solare termico per la produzione di ACS e l'eventuale integrazione al riscaldamento o pompe di calore, si possono ottenere riduzioni di consumi che vanno dal 30 al 40%.

Senza affatto dimenticare che l'efficientamento energetico di un edificio si ottiene a seguito di molteplici interventi quali l'isolamento dell'involucro o la sostituzione dei serramenti, è fuor di dubbio che il miglior rapporto tra costo e risparmio, anche con riferimento ai tempi di ammortamento, è dato proprio dalla sostituzione della caldaia che, lo ricordiamo, beneficia della defiscalizzazione del 55%.

2 commenti:

  1. Valutato il costo iniziale dell'acquisto e il minor costo nei consumi per la nuova tecnologia, economicamente dopo quanti anni è preferibile cambiare la vecchia caldaia?

    R. Rizzi

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  2. Impossibile darle una risposta, le variabili sono moltissime: età della caldaia, tecnologia, consumi annui, etc.
    Solo con questi dati sarà simulabile il momento opportuno di sostituzione.
    Le ricordo che, nonostante gli auspici dello stesso ministro Clini, la detrazione del 55% sembra destinata ad esaurirsi col termine dell'anno in corso e certamente anche questo benificio dovrà essere tenuto presente nella valutazione dell'intervento.

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