lunedì 26 novembre 2012

IL 55% VERRA' PROROGATO?

Salvo modifiche normative, il beneficio fiscale del 55% relativo alle spese sostenute per opere di RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA, avrà fine con il 30 GIUGNO 2013 e successivamente verrà uniformato alla detrazione del 36% avente per oggetto le ristrutturazioni edili.
Tutti noi operatori ci auguriamo che tale forma di incentivazione venga prorogata ed in parlamento sono già state presentate una serie di proposte, ma perché attendere e rischiare che ciò non avvenga?
 
 
  • Serramenti
  • Solare termico
  • Isolamenti
  • Caldaie a condensazione e valvole termostatiche
  • Pompe di calore e scaldacqua a pompa di calore
  •  
Noi per voi: Sopralluogo tecnico; Analisi costi/benefici e Simulazioni di risparmio; Redazione del preventivo per quanto possibile a corpo; Richieste di autorizzazione e/o comunicazioni a Comuni o altri Enti; Direzione e coordinamento lavori; Se necessaria, eventuale redazione di Certificazione Energetica; Disbrigo pratica 55%.

martedì 13 novembre 2012

BOZZA CONTO TERMICO

La bozza del Decreto relativo al Conto Termico è all'analisi della conferenza Stato-Regioni.
 
Questo è un decreto tanto atteso per svariate ragioni, prima fra tutte l'accessibilità ad una qualche forma di incentivazione da parte della Pubblica Amministrazione.
Nel decreto vi è spazio anche per i privati ed è proprio a favore di costoro - speriamo - che esprimiamo le nostre considerazioni al solo fine di fare chiarezza.

Sin da gli scorsi giorni sul web si trovano affermazioni del tipo "40% di incentivazione grazie al nuovo Conto Termico" e immagino che a breve non mancheranno nelle nostre caselle di posta elettronica promozioni e pubblicità che batteranno fortemente su questa affermazione: non è così, non è esattamente così quantomeno.
 
Gli interventi incentivati per i privati (persone fisiche, condomini e soggetti titolari di redditi d'impresa) sono:
 
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore elettriche, a gas o geotermiche
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o riscaldamento serre, con generatori di calore alimentati a biomassa
  • Installazione di collettori solari termici
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
 
Gli interventi sono incentivati con rate annuali costanti della durata di 2 o 5 anni a secondo del tipo di intervento.
 
Gli incentivi verranno erogati da GSE a seguito della domanda inoltrata sul portale e corredata di tutti i documenti necessari compresa Certificazione Energetica ed in determinati casi Diagnosi Energetica.
I costi per la redazione di Certificazione e/o Diagnosi Energetica (sempre per i privati) sono incentivati nella misura del 50% circa.
A GSE è dovuto un corrispettivo dell'1% sull'incentivo riconosciuto con un massimale annuo di € 150,00.
 
Gli incentivi non sono cumulabili con altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di garanzia, i fondi di rotazione ed i contributi in conto interesse.
 
Sul decreto - che alleghiamo - sono dettagliate le formule per la quantificazione degli incentivi ottenibili in base al tipo di intervento effettuato.
 
Ciò che intendiamo sottolineare è che quel 40% di cui scritto ad inizio post, è in realtà esplicitato per gli interventi riguardanti la P.A. mentre solo con riferimento agli scaldacqua a pompa di calore è riservato ai privati, ponendo peraltro un massimale di € 700,00.
Gli incentivi riguardanti pompe di calore e solare termico sono formule che si basano su prestazioni e superfici e non fanno quindi alcun riferimento ad una percentuale di copertura della spesa investita.
 
Ci preme evidenziare come nel web si stia passando tale notizia un po' superficialmente con riguardo alle simulazioni delle percentuali di risparmio/incentivo ottenibili. 
Si veda ad esempio:

Qualcuno di voi avrà certamente un preventivo a cui poter fare riferimento; a noi i prezzi indicati come investimento paiono decisamente ottimistici (sono invece veritieri i valori degli incentivi che essendo determinati da formule non cambieranno al variare del costo di investimento) per non dire assolutamente fuori mercato, quello serio almeno.

Poco fa scambiavamo opinioni con un produttore di collettori solari italiano: dalla Cina gli propongo prodotti fatti e finiti e spese di trasporto incluse a prezzi irrisori.
Fermo restando un mero discorso di qualità (non si può avere un prodotto di pari caratteristiche tecniche ad un prezzo di meno della metà), che facciamo, affossiamo definitivamente la nostra economia?
E comunque un impianto termico non è composto da un paio di pannelli ed un bollittore: va connesso ed ottimizzato al nostro impianto esistente e non c'è impianto uguale ad altro... quale professionalità idraulica ci garantiranno a quei prezzi?
Insomma, come spesso, ci troviamo a qui a dire a chi leggerà di non credere agli specchietti per allodole, ma di affidarsi a professionalità certe e non a chiacchere.

Con questo, aggiungiamo concludendo che il Conto Termico è comunque un buono strumento, alternativo al beneficio del 55% (e per questo doveroso di analisi) che permetterà l'accesso agli incentivi anche a coloro che oggi non possono godere della defiscalizzazione perchè non hanno capienza fiscale o perchè per costoro gli immobili sono beni-merce e che, grazie a quest'incentivo, potrebbero essere stimolati alla riqualificazione degli edifici fungendo così da volano per l'intero comparto edile ed impiantistico.

 
 

domenica 11 novembre 2012

ANCORA DI CALDAIE

Ormai abbiamo acceso tutti le nostre caldaie e certamente tutti stiamo già pensando a quanto ci costerà anche quest'inverno il riscaldamento della nostra casa.
 
Al di là degli importanti interventi sull'involucro edilizio di cui spesso in passato abbiamo già scritto, la sostituzione della caldaia completa di valvole termostatiche è una soluzione di costo sostenibile e di immediati risultati.
Siamo culturalmente abituati a cambiare la caldaia quando la stessa è a fine ciclo, ma perchè? Quando la nostra automobile invecchia e comincia a costarci troppo in consumo di carburante ed in interventi del meccanico, ne acquistiamo una nuova; perchè non applichiamo la stessa pratica alla caldaia di casa?
Una caldaia a condensazione, rispetto ad una caldaia tradizionale, può garantirci, grazie alla sua tecnologia, un risparmio variabile tra il 20% ed il 30%.
Se a questo risparmio aggiungiamo i benefici fiscali del 55% assicurati almeno sino al 30 giugno, ci pare che la convenienza sia evidente.
 
E' difficile sottoporvi delle simulazioni economiche in questo caso perchè ogni impianto ha proprie caratteristiche (produzione istantanea di ACS piuttosto che no, presenza di pannelli solari termici, sistema di riscaldamento a radiatori piuttosto che a bassa temperatura) e quindi il solo costo della caldaia, senza una corretta stima di manodopera ed eventuali accessori ci parrebbe un mero specchietto per allodole.
"A partire da..." non ci è mai piaciuto: si sa da dove si parte, ma non dove si arriva e noi crediamo più importante il risultato anzichè la promessa.

Alcuni clienti, sia per distribuire i costi sia perchè ormai la stagione è iniziata ed è diventato ovviamente complicato fermare l'impianto per qualche giorno, hanno valutato di provvedere ora all'installazione di valvole termostatiche ed in primavera alla sostituzione della caldaia, mantenendo aperta la pratica del 55% sino al completamento dell'intervento.
Questo assicurerà agli stessi un'immediato miglioramento della gestione del calore grazie alle valvole ed un sicuro risparmio e vantaggio fiscale per l'anno a venire.
 
Sottolineiamo che l'installazione di valvole termostatiche è condizione sine qua non per l'accesso al beneficio fiscale del 55% riguardante la caldaia e le sue spese accessorie.
Nessuno dei due interventi singolarmente può accedere a tale beneficio.
 
Siamo come sempre a vostra disposizione per sopralluoghi e preventivi che, senza impegno, possano divenire seri strumenti di valutazione dei costi e dei beneifici ottenibili da tale intervento.

martedì 6 novembre 2012

PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI

L'ANIT Associazione Nazionale per l'Isolamento Termico e acustico a cui siamo associati, mette a disposizione un applicativo che, a titolo puramente indicativo, determina le prestazioni energetiche degli immobili.
La procedura è interessante per acquisire un'indicazione dei consumi energetici della nostra abitazione e soprattutto per valutare i benefici di taluni interventi migliorativi.
 
Molto si può fare per contenere i consumi degli immobili contenendone quindi anche i costi di gestione.
Basti pensare tra un edificio costruito negli anni '60 ed uno di nuova costruzione, i consumi si sono ridotti dell'80%.

Sull'asse verticale troviamo indicati i consumi in kWh/m2/anno e sull'asse orizzontale le normative che negli anni sono interventute per il contenimento degli stessi ottenendo risultati decisamente importanti.
 
Di quali siano gli interventi possibili per ottimizzare i consumi energetici degli edifici ne abbiamo scritto più volte, sottolineando che quasi mai si tratta di valori assoluti e che ogni situazione debba essere analizzata per la propria specificità, ma crediamo che acquisire consapevolezza anche tramite un piccolo ed approssimativo strumento come questo, possa essere un primo passo verso l'idea della riqualificazione energetica e del risparmio possibile.
 
 
 
Ricordiamo inoltre che tutti gli interventi destinati al risparmio energetico godono - almeno sino al 30 giugno 2013 - del beneficio fiscale del 55%.

giovedì 4 ottobre 2012

INCENTIVI ENEL PER IL RISPARMIO ENERGETICO

Enel mette a disposizione incentivi, cumulabili tra loro e con i benefici fiscali per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica, commisurati ai risultati di risparmio ed efficientamento energetico ottenuti.

Sembra si vada da un minimo di 80€ una tantum in caso di sostituzione caldaia a 160€/m2 per l'installazione di solare termico.

Gi interventi che potranno godere di tale incentivo sono:
- sostituzione di vetri semplici con doppi vetri (fino a 30 euro per mq di vetro sostituito)
- installazione di caldaie unifamiliari a 4 stelle di efficienza con potenza inferiore a 35Kw (fino 80,90 euro una tantum);
- installazione di pompe di calore elettriche ad aria esterna (fino a 212,8 euro per abitazione in cui è stato realizzato l'intervento)
- isolamento termico delle coperture e delle pareti (16,40 euro per mq coibentato)
- impiego di collettori solari (fino a 160 euro per mq installato)
- installazione di sistemi elettronici di regolazione di frequenza (inverter) per motori elettrici nel settore industriale operanti su sistemi di pompaggio (fino a 220 euro per ciascun kw risparmiato.
 
Le domande vanno presentate entro il 30 novembre sul portale efficienza.eneldistribuzione.it previa registrazione.

http://www.enel.it/common/controls/fe/reti/demo_efficienza_energetica/tutorial.html

martedì 2 ottobre 2012

DETRAZIONE 50%

Il Dl 22 giugno 2012 n. 83, conosciuto come “Decreto crescita” e convertito in Legge n. 134/2012, ha stabilito che fino al 30 giugno 2013, la percentuale di detrazione riservata alle ristrutturazioni edilizie, precedentemente fissata al 36%, aumenti al 50% e l’importo massimo di spesa per ogni unità abitativa salga da 48.000 a 96.000 euro.
Vogliamo però evidenziare che, salvo ulteriori modifiche o proroghe, sia la percentuale del 36% sia il limite massimo di spesa agevolabile di 48.000 euro torneranno applicabili in relazione alle spese sostenute a decorrere dal 1° luglio 2013.
 
 

mercoledì 19 settembre 2012

EFFICIENZA ENERGETICA E BENEFICI FISCALI

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova guida sulle agevolazioni fiscali relative al risparmio energetico.

 

La trovate qui:
https://docs.google.com/open?id=0B8TudKEKoYEjUDlTclVuM0pyTFk

lunedì 10 settembre 2012

RISTRUTTURAZIONE EDILIZIE E BENEFICI FISCALI

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova guida sulle agevolazioni fiscali relative alle ristrutturazioni edilizie.



La trovate qui:
https://docs.google.com/open?id=0B8TudKEKoYEjSkI4cEdRNzVtRWc

martedì 4 settembre 2012

INSTALLIAMO IL TERMICO?

Un cliente ci chiede di valutare la convenienza di un impianto termico in relazione ad i suoi consumi ed a fini di risparmio in bolletta.
L'idraulico si sfrega già le mani, il termotecnico redige una prima bozza di progetto senza avanzare alcuna considerazione, il cliente aveva già simulato on line, stimolato dalla pubblicità di un grosso gruppo, il proprio impianto ed è convinto. Uhm...

Noi siamo consulenti prima ancora che struttura commerciale e tutto questo entusiasmo non ci convince. Faccio due conti della serva.
 
Consumo medio per una famiglia di 3/4 persone di ACS -> tra i 200 ed 300 €/anno di metano
Costo indicativo di un impianto termico commisurato alle necessità? e ci viene da sorridere!
Guardiamo la pubblicità dello stesso importante gruppo cui si era riferito il cliente: "a partire da meno di 4.000,00 €". Perfetto! poi c'è la defiscalizzazione del 55% e diventa 1.800,00 € ammorizzabile quindi attorno al 7° anno, tenendo presente che l'impianto produrrà per 20 anni ecco che conviene.
Dal prezzo ovviamente è escusa l'IVA (10%) e l'installazione. Già, ma a quanto ammonta l'installazione? Sempre a spanne, tra manodopera e materiale idraulico di raccordo con la caldaia (tubi, valvole, vasi di espansione, etc) tra i 1.500,00 ed i 2.000,00 €.
Il nostro impianto verosimilmente costerà quindi 5.500,00 € + IVA ed i suoi tempi di ammortamento si allungano sino al 10° anno di età.
Ma sin qui il rapporto costo/beneficio direi che è ancora più che buono, tanto più se vogliamo aggiungerci anche un po' di coscienza "ecologica", ma nel caso specifico?
Il nostro Cliente ha una famiglia composta da due persone non più giovanissime e le sue bollette saranno dimezzate rispetto a quelle dell'esempio. Quando rientrerà dell'investimento?
Possiamo fare integrazione al riscaldamento e recuperare un po' di risparmio su quello? No, ha impianto ad alta temperatura ed il gioco non vale la candela.
 
Non venderemo quest'impianto. Non è così che ci piace lavorare.
Se il Cliente ha voglia di investire sul proprio immobile per renderlo energeticamente efficiente ed averne quindi dei risparmi economici in ordine ai consumi, sono altri gli interventi che sottoporremo alla sua valutazione, ma ahimè, non il termico, non nel suo caso.
 
 
E' chiaro che se il Cliente scaldasse l'acqua non con una caldaia a metano, ma con un boiler elettrico, la convenienza sarebbe certa.

lunedì 6 agosto 2012

INCENTIVI FOTOVOLTAICO

Conto Energia: alla fine degli incentivi mancano 575 milioni di euro di spesa annua
06.08.2012: Sono 575 milioni di euro quelli rimasti a disposizione per la spesa annua degli incentivi al fotovoltaico vista la volontà del Governo Monti di terminare il sistema di incentivazione una volta raggiunta la soglia dei 6,7 miliardi di euro. Infatti, secondo il Contatore fotovoltaico del Gestore dei Servizi Energetici Spa (GSE), durante la settimana dal 30 luglio al 5 agosto sono stati connessi alla rete elettrica italiana 43 megawatt di nuovi impianti fotovoltaici, che hanno fatto lievitare la spesa annua per gli incentivi fino a quais 6.104 milioni di euro e che, sommati ai 21 milioni di euro per il «costo già impegnato per i grandi impianti iscritti al registro in posizione utile ma non ancora in esercizio», hanno portato la spesa complessiva a 6.125 milioni di euro. La scorsa settimana, quindi, per la spesa annua legata agli incentivi al fotovoltaico in Conto Energia sono stati impegnati ulteriori 15 milioni di euro, ovvero una media di 2,14 milioni al giorno. Se dovesse confermarsi questo ritmo di spesa anche durante le prossime tre settimane, al 26 agosto, data di entrata in vigore del quinto Conto Energia, la spesa annua per gli incentivi raggiungerebbe circa 6.170 milioni di euro. Per gli impianti in V Conto Energia resterebbe così a disposizione poco meno di mezzo miliardo di euro di spesa annua, cui verrà dato fondo in breve tempo vista la corsa al primo registro e la probabile tendenza, per gli impianti fuori registro, ad assicurarsi una connessione in rete la più anticipata possibile per sperare di rientrare ancora nella massa di impianti incentivabili. Fonte: Gestore dei Servizi Energetici Spa (GSE); elaborazione: PHOTON

domenica 5 agosto 2012

DETRAZIONE 36% E DECRETO SVILUPPO

Sto sostituendo la persiane di casa la cui spesa, visto che non sostituisco anche i serramenti, godeva al momento della sottoscrizione del contratto d'acquisto, del 36%.
Ho pagato solo in parte la fornitura, mentre mi resta un'ultima rata di saldo, a quale aliquota avrò diritto?



Il Decreto Sviluppo ha innalzato l'aliquota di detrazione dal 36% al 50% ed il relativo tetto di spesa da 48.000,00 € a 96.000,00 €.
Le spese sostenute sino al 25 giugno godranno quindi di una detrazione del 36% mentre le successive del 50%.

sabato 4 agosto 2012

DECRETO CRESCITA


Rispetto al Decreto del Governo , che aveva prorogato la detrazione del 55% fino a giugno 2013, ma con l'aliquota che scendeva dal 55 al 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2013 a 30 giugno 2013, la Camera reintroduce la detrazione piena con i precedenti tetti di spesa incentivabili.

Come evidenziato in precedenti post, questo era il minimo che nell'ottica del risparmio energetico doveva essere fatto.

L'immagine è il logo preparato da Uncsaal (Unione Nazionale Costruttori Serramenti Alluminio Acciaio Leghe) per la campagna di sensibilizzazione di queste settimane, ma è chiaro che tutti gli interventi relativi al risparmio energetico avranno proroga sino al 30 giugno 2013.

martedì 17 luglio 2012

IL V CONTO ENERGIA E LA CONVENIENZA DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO RESIDENZIALE

Il nuovo V Conto Energia introduce, anticipandolo, un nuovo sistema di incentivazione che suddivide le tariffe in "Tariffa Omnicomprensiva" e "Tariffa Premio"; la prima viene riconosciuta sulla quantità di energia immessa in rete e la seconda sulla quantità di energia autoconsumata.
Entrambe le tariffe, sia per impianti standard che per impianti innovativi architettonicamente integrati, sono incrementate di premi cumulabili relativi alla rimozione di eternit ed all'uso di componenti europei.
La disciplina dello Scambio sul Posto diventa alternativa alla richiesta degli incentivi, pertanto il miglior modo di "sfruttare" un impianto fotovoltaico residenziale è quello di autoconsumare quanto più possibile l'energia prodotta al fine di averne un importante giovamento sul fronte delle bollette elettriche.
Di seguito proponiamo una simulazione di costi e rientri di un impianto fotovoltaico ad uso residenziale con l'applicazione del nuovo V CE.

IMPIANTO COMPLANARE SU EDIFICIO DA 2,880kWp comprensivo di:

  • Inverter
  • Strutture di ancoraggio al tetto
  • Richiesta per l’allacciamento dell’impianto ad ENEL completa di progetto preliminare dell’impianto
  • Progettazione elettrica con verifiche tecnico/funzionali e stesura certificazioni, schemi ed allegati necessari per pratiche Enel e Gse
  • Direzione lavori
  • Posa (comprensiva di strutture di ancoraggio), installazione e test finale di corretta operatività comprendente elevazione dei moduli (sino a 20 metri), fornitura di materiale elettrico accessorio (quadri, cavi solari, etc) e rilascio di Dichiarazione di Conformità
  • Trasmissione ad ENEL - ad impianto ultimato - della comunicazione di fine lavori e degli ulteriori documenti necessari per la richiesta di connessione impianto
  • Assistenza nella messa in esercizio dell’impianto a cura e da parte di ENEL
  • Registrazione presso il portale GSE per la richiesta degli incentivi 
                                                                                  TOTALE IMPIANTO € 7.800,00 + IVA (10%)

I prezzi dei moduli dovrebbero calare sensibilmente rispetto alla presente quotazione che fa riferimento a listini di prodotti europei dello scorso mese.

Sono escluse la progettazione tecnica civile e le pratiche amministrative ed autorizzative presso comuni/provincie e altri enti che dovranno essere stimate caso per caso a secondo degli eventuali vincoli esistenti e dell'iter burocratico da seguire.
Ipotizziamo di essere a Lecco, avere l'impianto orientato in modo ottimale a SUD con un tilt di 15° e di distribuire uniformemente un consumo annuo di 2.700kWh che rappresentano il consumo medio di una famiglia.

Certo, non sono più i numeri di qualche anno e qualche conto fa, ma sono ancora in grado di generare un ROI (return on investment) del 5% annuo.

Le presenti simulazioni vengano intese come valori di massima utili nella valutazione globale dell'operazione; quotazioni precise e personalizzate verranno redatte su richiesta.

mercoledì 11 luglio 2012

V Conto Energia

Il decreto entrerà in vigore il 27 Agosto.

 

Accedono direttamente agli incentivi senza passare attraverso l'iscrizione al registro:

£  impianti =< 12kW
£  integrati innovatici (fino ad un costo cumulativo di 50 miliardi)
£  concentrazione (fino ad un costo cumulativo di 50 miliardi)
£  P.A. (fino ad un costo cumulativo di 50 miliardi)
£  in sostituzione (completa rimozione) ad eternit/amianto entro 50kW
£  impianti tra i 12kW ed i 20kW se richiedono una tariffa ridotta del 20% rispetto a quanto spettante




Per tutti gli altri l'accesso agli incentivi avverrà tramite Registro ed alla formazione della graduatoria saranno applicati dei criteri di priorità di cui potrete leggere al documento a piè pagina.

GSE erogherà una tariffa detta "Omnicomprensiva" per l'energia immessa in rete, mentre sulla quota di energia prodotta e consumata sarà riconosciuta una "Tariffa Premio".
Entrambe le tariffe potranno essere incrementate, per gli impianti standard  e per quelli integrati innovativi, dai premi legati all'uso di componenti europei ed alla bonifica eternit/amianto.

Importante introduzione è l'obbligatorietà della Certificazione Energetica - salvo il caso di rimozione eternit - per impianti su edifici.

Il regime di Scambio sul Posto diventa invece un regime sattivabile in alternativa agli incentivi.
Sono stati inoltre introdotte alcune spese di istruttoria e gestione di competenza GSE.

Qui il testo del Decreto:
https://docs.google.com/open?id=0B8TudKEKoYEjZDBfVEdBdEliT1E



sabato 7 luglio 2012

DETRAZIONI FISCALI PER INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE

L'art. 11 comma 1 del Decreto Sviluppo riporta:

"Per le spese documentate, sostenute dalla  data  di  entrata  in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2013,  relative  agli interventi di cui  all'articolo  16-bis,  comma  1  del  decreto  del Presidente della Repubblica 22 dicembre  1986,  n.  917,  spetta  una detrazione dall'imposta lorda pari  al  50  per  cento,  fino  ad  un ammontare complessivo delle stesse non superiore a  96.000  euro  per unita' immobiliare"

Salvo quindi diverse interpretazioni che l'Agenzia delle Entrate dovesse pronunciare, si ritiene che anche coloro che abbiano iniziato interventi di ristrutturazione prima del presente decreto, possano godere del benificio del 50% per i pagamenti da effettuarsi dopo dall'entrata in vigore dello stesso.


lunedì 2 luglio 2012

QUALE DESTINO ALL'EFFICIENZA ENERGETICA?

Queste sono le opinioni assolutamente condivisibili di Gianpaolo Valentini a proposito del Decreto Sviluppo e delle misure legate all'efficientamento energetico.

"E c’è forse da meravigliarsi se il cosiddetto decreto sviluppo, il D.L. 22/6/2012 n. 83, pubblicato in Gazzetta il 26 giugno e immediatamente in vigore, ha disposto un innalzamento della detrazione per le ristrutturazioni edili dal 36 al 50% da subito e un abbassamento della detrazione per le riqualificazioni energetiche dal 55 al 50% dal 1° gennaio 2013? Ha il Governo un’idea di cosa questa disposizione comporterà? Da tecnico, umilmente, proverò io a spiegarlo al governo dei colleghi tecnici, senza entrare nel merito delle cifre che potrebbero essere risparmiate dallo Stato da qui al 2015, al 2020 o al 2030 e che sono del tutto opinabili senza un’adeguata e dettagliata valutazione dei benefici economici e sociali, diretti e indiretti, che verranno a mancare.

La prima e immediata conseguenza sarà l’azzeramento degli interventi di riqualificazione energetica. Chi mai, infatti, vorrà sottostare agli adempimenti, procedurali e prestazionali, previsti per l’efficientamento energetico, relazionare l’Enea e il Paese su quanto realizzato e sui risultati attesi, quando senza nulla dichiarare si potrà godere dello stesso beneficio (il 50%) dall’anno prossimo o di uno leggermente inferiore (il 50%, anziché il 55%) da subito, facendo passare l’intervento come ristrutturazione edile? Il 5% di differenza sarà largamente recuperato e anzi incrementato, risparmiando sui costi di tecnici e materiali che non dovranno sottostare a nessun vincolo prestazionale particolare."




venerdì 29 giugno 2012

CHECK-UP ENERGETICO

Abbiamo introdotto un modulo per il check-up energetico alla pagina

Speriamo con ciò di permette a coloro che ne avranno curiosità di conoscere le prestazioni energetiche della propria abitazione e le migliorie apportabili, dettagliando per quanto possibile i costi degli interventi consigliabili ed i benefici che questi potranno apportare.



La relazione di risposta - assolutamente a titolo gratuito - sarà puramente indicativa in quanto una diagnosi vera e propria richiederebbe la raccolta di ben altre quantità di dati e dettagli, ma senz'altro offrirà un quadro verosimile della situazione per una prima valutazione di opportunità.





giovedì 28 giugno 2012

DECRETO SVILUPPO

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 giugno il Decreto Sviluppo.
Nelle prossime settimane sarà trasmesso alle Camere per essere convertito in legge.



La detrazione Irpef sulle ristrutturazioni edilizie sale dal 36 al 50% sino al 30 giugno 2013 ed il tetto massimo di spesa agevolabile viene incrementato da 48.000 a 96.000 euro.

La detrazione fiscale del 55% sulle riqualificazioni energetiche degli edifici viene prorogata fino al 30 giugno 2013, ma l'aliquota scende dal 55 al 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2013 a 30 giugno 2013.

martedì 19 giugno 2012

L'unione fa la forza - Un corteo per l'efficienza

L'unione fa la forza - Un corteo per l'efficienza

Non potevamo che non condividere questa iniziativa.
Gli incentivi per l'edilizia e per l'efficientamento energetico- al di là delle proroghe - sono stati equiparati in termini di consistenza.
L'europa ci "bacchetta" da tempo per l'inefficienza energetica dei nostri edifici, le famiglie sostengono costi importanti per la gestione annuale degli immobili, ci sono interventi validissimi in grado di ridurre notevolemente gli sprechi, sia economici che energetici e l'incentivo per tutto questo viene equiparato alla ritinteggiatura delle facciate o al rifacimento di un balcone?
Il settore edile è certamente in crisi - anche noi siamo un'impresa edile - ma questo non può né deve giustificare politiche approssimative e che non sanno guardare al futuro.

venerdì 15 giugno 2012

INCENTIVI EDILIZIA

Il Decreto Sviluppo, approvato quest'oggi, introduce le tanto auspicate incentivazioni al settore edile.
Il 36% per le ristrutturazioni dovrebbe passare al 50% con un sostanziale innalzamento del tetto di spesa sino al 31 giugno 2013.
Il 55% destinato al risparmio energetico è stato prorogato sino alla stessa data, ma con una riduzione al 50% dal 1 gennaio al 30 giugno 2013.
Attendiamo il testo del decreto...


mercoledì 13 giugno 2012

SCALDA ACQUA A POMPA DI CALORE

Con il Decreto Salva Italia, oltre alla proroga della detrazione 55% a tutto il 2012, viene esteso il campo d'intervento anche alla sostituzione di scaldabagni tradizionali con scaldacqua a pompa di calore.
 
Mediamente un boiler elettrico utilizzato da una famiglia di 3 persone consuma annualmente 1600 kWh di corrente elettrica per un costo finale (assumento 0,22 €/kWh) di 350 € circa.

Immaginiamo di sostituire il boiler con una pompa di calore destinata alla sola produzione di ACS che abbia un COP (rapporto tra potenza resa e potenza assorbita)  nominale di 3.5. Immaginiamo anche - che non ci piacciono gli specchietti per le allodole - un COP medio annuale in zona climatica E di 2,91 così come indicato dall'AEEG nel DCO 22/10.
I nostri consumi passerebbero da 1600 kWh annui a 550 kWh con un risparmio economico di quasi il 70% corrispondente ad € 229,00.

Gli attuali prezzi di listino di pompe di calore per la produzione di ACS con bollittori da circa 300 litri, si aggirano tra i 3.000,00 ed i 3.600,00 € a secondo della marca e della presenza di uno scambiatore aggiuntivo che permetta la possibile combinazione/integrazione della pompa di calore con altre sorgenti quali caldaie esistenti o impianto solare termico. Costi per i quali ricordiamo, è possibile beneficiare del 55%.

martedì 12 giugno 2012

VINCOLI PAESAGGISTICI O DELIRIO DI ONNIPOTENZA?

L'impatto visivo di un impianto fotovoltaico sul tetto di una scuola costruita negli anni 60 è troppo forte: gli alunni continuino a tenersi sopra la testa la vecchia copertura in eternit. Anche se grazie al FV avrebbe potuto essere bonificata a costo zero per il Comune. Una storia dagli ordinari paradossi della normativa italiana


http://www.qualenergia.it/articoli/20120611-se-l-eternit-scuola-e-meglio-di-un-impianto-fotovoltaico

domenica 10 giugno 2012

DISPERSIONI DELL'INVOLUCRO

Vi siete mai chiesti perchè i radiatori sono posizionati sotto le finestre? Non è certo una questione di ottimizzazione di spazi, bensì di temperature superficiali dell'involucro.  

Il nostro corpo infatti, avvicinandosi ad una superficie fredda (parete o finestra che sia) avverte, se questa non è ben isolata, un disagio termico e cede calore spingendoci ad aumentare la temperatura dell'aria interna.
Proprio al fine di attenuare questo disagio, i termosifoni vengono posizionati sotto le finestre, perchè il vetro è il materiale con maggiori problematiche in ordine alle temperature superficiali.

Ma aumentare la temperatura interna, fa aumentare i consumi e quindi i costi energetici di circa il 5-6% per ogni C°.

Se il nostro involucro edilizio fosse ben isolato, potremmo tenere una temperatura dell'aria inferiore godendo comunque di un ottimo comfort termico.

E quindi ecco che nuovamente torna ad avidenziarsi come il primo intervento di efficientemento energetico debba avere per oggetto il miglioramento delle prestazioni di dispersione di calore delle pareti e dei serramenti.

Sono interventi piuttosto costosi, è vero, ma anche interventi che beneficiano della defiscalizzazione del 55% e che determinano un immediato risparmio economico.

Immaginiamo ad esempio di voler provvedere alla posa di un isolamento a cappotto, di assumere il costo del metano a 0,73€/mc e di raggiungere una trasmittanza finale dei muri di 0,27 W/m2K al fine di rientrare nei limiti previsti dalla normativa del 55%. Indicativamente questa è la simulazione dei risparmi ottenibili.

Certo, questi sono i così detti "conti della serva", dovremmo stimare la presenza di ponti termici, la superificie dei serramenti, la loro tipologia e trasmittanza, il rendimento dell'impianto termico, etc, ma ci pare che pur in termini di massina, indichino con evidenza il beneficio ottenibile.

E non dimentichiamo che spesso interventi di questo tipo ci permettono di migliorare la classe energetica del nostro immobile aumentandone così il valore di mercato. 

domenica 27 maggio 2012

POMPE DI CALORE

Dando un'occhiata alle parole di ricerca che hanno portato i lettori su questo nostro blog, trovo spesso "pompe di calore" talora associata ad "impianti ibridi": evidentemente l'argomento è di ampio interesse.
Risparmiare è ormai una parola d'ordine: soldi, combustibile, emissioni inquinanti.

Sul mercato vi sono diverse tipologie di pompe di calore, le più conosciute sono indubbiamente quelle elettriche, ma non dobbiamo dimenticare quelle ad assorbimento di gas.
Il concetto che accomuna le diverse tecnologie è l'utilizzo di energia rinnovabile disponibile nell'ambiente (aria, acqua, geotermia) quale combustibile a fronte di un bilancio energetico, tra consumo di energia primaria (elettricità e/o gas) ed energia effettivamente resa dall'impianto, positivo.



Quale scegliere allora? Dipende.
Entrambe le tecnologie hanno pro e contro: ingombri, costi, consumi, rese e la loro scelta è strettamente legata alla realtà di applicazione ossia zona climatica, isolamento dell'involucro edilizio, tipologia di impianto di riscaldamento esistente, presenza di impianto fotovoltaico, spazi di installazione disponibili, etc.

E' necessaria una corretta diagnosi energetica del sistema edificio-impianto affinchè le scelte risultino corrette.
Non è quindi questione di tecnologia , marca o più semplicemente costi iniziali di investimento, ma di opportunità specifiche.


Qui trovate un opuscolo Enea dedicato alle pompe di calore a compressione:

https://docs.google.com/open?id=0B8TudKEKoYEjMkJGWTFRUlB1dWc

Ricordiamo che le pompe di calore accedono al beneficio fiscale del 55% e con esse, nell'ultimo aggiornamento della normativa, anche gli scaldacqua a pompa di calore se sostituiscono scaldacqua tradizionali. Una possibile alternativa per chi, per ragioni di spazi o vincoli ambientali, non potesse installare pannelli solari per la produzione di ACS.

martedì 22 maggio 2012

E' ORA DI CRESCITA PER IL 36% ED IL 55%

Allo studio del decreto legge per la crescita che il Governo sta per varare ci sono anche gli incentivi fiscali legati all'edilizia.
Sembra che l'intenzione sia di rendere strutturale la detrazione del 55% - destinata, viceversa, a terminare con il finire dell'anno in corso - e l'innalzamento dell'aliquota e del tetto di spesa per gli interventi di ristrutturazione edilizia che passerebbero rispettivamente dal 36% al 50% e da 48.000,00 € a 96.000,00 €.
Una buona occasione per tutti.

giovedì 17 maggio 2012

IMPIANTO ARCHITETTONICAMENTE INTEGRATO DA 2.820kWp


In risposta ad una domanda postaci i giorni scorsi, questa è la tabella indicativa dei valori produzioni, incentivi GSE, risparmio in bolletta e scambio sul posto per questo impianto architettonicamente integrato.

Tariffa Incentivante 1° semestre 2012 [€/kWh]
€0,418

Energia Prodotta al netto delle perdite di sistema [kWh]
~ 2.908,16
Tariffa Incentivante GSE [€]
~ 1.215,00
MEE annuale (Mancato Esborso Economico) [€]
~ 270,00
Disciplina SSP (Scambio Sul Posto) annua [€]
~ 140,00
TOTALE ANNUO INCENTIVO + MEE + SSP
~ € 1.621,00
TOTALE TARIFFA INCENTIVANTE PER 20 ANNI [€]
 ~ € 22.760,00
TOTALE MEE PER 25 ANNI [€]
 ~ € 8.460,00
TOTALE SCAMBIO SUL POSTO PER 25 ANNI [€]
 ~ 3.226,00
TOTALE 25 ANNI INCENTIVO + MEE + SSP
~ € 34.446,00

mercoledì 16 maggio 2012

FOTOVOLTAICO E BOLLETTE ENEL

In questi giorni ci è stata posta più volte la domanda: perchè le mie bollete Enel, nonostante abbia installato un impianto fotovoltaico, non sono calate?

Questo argomento è, purtroppo, spesso occasione di confusione e false informazioni.

Enel fattura esattamente quel che consumiamo.
Il risparmio in bolletta deriva dall'uso dell'energia che autoproduciamo, se non sfruttiamo le ore diurne in cui il nostro impianto sta producendo, non sfrutteremo alcun beneficio economico in ordine al risparmio in bolletta. Ciò non vuol dire che alla nostra produzione non venga riconosciuto alcun beneficio economico, ma solo che non è Enel che ci ristorerà.



Se immettiamo l'energia prodotta in rete anzichè autoconsumarla, per poi richiamarla magari la sera, accade questo: Enel fatturerà i reali consumi e se quindi non avremo cambiato le nostre abituti energetiche le bollette avranno importi simili a prima dell'impianto, mentre GSE con la disciplina dello Scambio sul Posto ci ristorerà della produzione immessa.
Non è pratica ottimale questa perchè il costo d'acquisto è sicuramente maggiore di quello che ci viene riconosciuto come produttori.

Ribadendo il concetto espresso in una risposta lasciata ad un lettore nei giorni scorsi, sarebbe buona norma sfruttare quanto più possibile la nostra produzione, quindi, ad esempio, utilizzare lavatrici, lavastoviglie, condizionatori e quant'altro durante il giorno, in modo da autoconsumare la nostra energia.

Utilizzando tariffe vecchiotte di un anno ma che comunque ci danno l'idea del concetto ed intendendole in termini assolutamente esemplificativi questo è più o meno quanto accade: acquistiamo e paghiamo energia in bolletta a circa 0,18 €/kWh.
L'energia prodotta che non consumiamo ed immettiamo in rete ci viene ristorata da parte di GSE a circa 0,14 €/kWh per una quota pari alla quantità di energia consumata (un po' come se ci venisse riconosciuto che l'energia pagata ed Enel era già nostra) e l'eventuale eccesso di immissione ci viene invece ristorato a circa 0,08 €/kWh.


Ne seguono quindi due importanti considerazioni: l'inutilità, a nostro parere, di sovradimensionare gli impianti residenziali e l'opportunità di autoconsumare la propria produzione il più possibile.

giovedì 10 maggio 2012

IL V CONTO ENERGIA ED IL FOTOVOLTAICO RESIDENZIALE

Tra una polemica e l'altra - è dei giorni scorsi una nota dell'ex ministro Prestigiacomo nella quale afferma "questo governo punta a raggiungere l’obiettivo, mai dichiarato, di compensare i rincari del gas, vero motivo della lievitazione delle bollette, a spese delle rinnovabili” - la data dell'incontro Stato-Regioni non è ancora stata fissata e quindi ancora è tutto è incerto riguardo alla data ed alle condizioni di applicazione del prossimo Conto Energia, tanto più che sindacati e principali associazioni di settore hanno già presentato richieste e proposte per apportare modifiche al decreto.

Da sempre siamo convinti che un impianto fotovoltaico in ambito residenziale non debba essere inteso come un "fondo di investimento", ma quale uno strumento di risparmio attraverso il quale produciamo energia pulita contribuendo a ridurre le importazione estere e le emissioni di CO2.

Le regole di accesso agli incentivi cambieranno, il loro valore subirà un calo sensibile, ma gli impianti - dalle prime simulazioni effettuate - continuerranno ad essere ammortizzabili entro 10 anni e con il prevedibile calo del costo del materiale tale tempistica potrà migliorare.

Ci muoviamo nel reale, non scriverò di smart grid, di borsa elettrica in crisi per l'esubero di energia causato dalla produzione di fonti rinnovabili, di un sistema di rete sovracaricato, delle problematiche tecniche, delle politiche energetiche. Tutti argomenti di estremo valore, ma non è questo il nostro argomento.

Stiamo terminando in questi giorni l'installazione un piccolo impianto residenziale che rientrerà come tempistica nell'attuale IV Conto Energia:

- ammortamento in 6 anni
- risparmi sulla bolletta nell'ordine dei 300,00 €/anno (stimati su un contratto/consumo standard da 3kW) e destinati ad aumentare con l'aumento della tariffa elettrica
- rimanenti 14 anni di incentivo GSE, a compensazione dell'investimento effettuato, che ammonta in totale a circa 15.000,00 € (questo è tutto "guadagno")
- un piccolo contribuito aggiuntivo derivanti dalla disciplina di Scambio Sul Posto

eppure un anno fa, di fronte al IV CE, si scriveva dappertutto che non aveva più alcun valore economico l'installazione di un impianto fotovoltaico.


Con il nuovo V CE, gli incentivi caleranno, lo Scambio Sul Posto non ci sarà più. Ebbene?
Avremo comunque il medesimo risparmio in bolletta, ammortizzeremo in 10 anni e i rimanenti 10 di incentivo avranno un valore economico inferiore, ma restano pur sempre di "guadagno". Saranno la metà? soli 7/8.000,00 Euro? come vedersi ripagato due volte l'impianto!

Un impianto FV non è impianto di efficientamento energetico, risparmiamo soldi, non energia e consumi. Questi risultati si ottengono con ben altri interventi di riqualificazione, più efficaci certo ed anzi da noi preferiti nell'ottica del valore di mercato di un edificio e del suo costo di esercizio, ma decisamente di non così importante ritorno economico.